trovo il coraggio di scomparire ed infilarmi tra le pieghe della tua giornata, tra lo sbadiglio e la voglia di caffè sospesa sulla tua lingua, nello spazio sottile tra il pavimento freddo e i tuoi piedi, tra la fessura e la chiave, tra la pelle sottile del tuo collo e la sciarpa, nelle onde delle tende gialle, nel respiro.
trovo il coraggio di volere questo libro, questo sogno, questa fatica, questa attesa, questa presa, questa lasciata, il tuo andare e venire, la tua goccia, il tuo pezzo di lego.
trovo il coraggio di essere visibile, di essere molle, di essere quello che sono adesso, una ragazzina spaventata.
infilarsi negli spazi angusti
RispondiEliminanon c'è più tempo, non ci sono più spazi angusti, sono scoperta, sono al freddo
RispondiEliminaPur'io sono al freddo...Ma in fondo non è mica male sai? Non sudo e sento il sangue che scorre più veloce e i muscoli che fremono di voglia di muoversi per scaldarsi, lo stesso per i pensieri: non ce n'è nemmeno uno che ristagni e imputridisca come invece succede d'estate.
RispondiEliminanon è male
RispondiEliminaessere scoperta
a volte
nell'intimità il suo coso lo chiami "pezzo di lego"!??!
RispondiEliminaUbi, hai messo un esclamativo, due interrogativi e un altro esclamativo.
RispondiEliminati fai già male da solo. perché risponderti?
pezzo di lego
RispondiEliminacuore di st'ago?
(quasi peggio delle rime)
(guuuudnait)
stag'o?
RispondiEliminanell'intimità il suo coso lo chiami "pezzo di lego".
RispondiEliminamolto meglio amore
RispondiEliminadigli come chiami il mio, di coso.
RispondiEliminapucci pucci?
RispondiEliminaspranga?
puccispranga
RispondiEliminamicionerchia
RispondiEliminaAB?
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