mi forzo l'insonnia perché adesso odio i risvegli.
dormo tre ore e mi sveglio ubriaca.
di freddo.
sono un lombrico d'inverno.
voglio stare sotto terra.
non parlare più.
non spiegarmi più.
mi cerco negli elenchi, nei cataloghi, nelle raccolte di figurine panini.
bambola di carta, l'angolino bianco da piegare per appendere il vestito si rompre sempre.
a me si rompeva sempre e il vestito appeso storto.
il quadrato sta scomodo dentro il cerchio, con tutti quegli spazi tra la linea retta e quella curva.
ma come cerchio sarei un brutto quadrato.
tu mi vedi?
Bello imbattersi in un blog così.
RispondiEliminaA chi chiedi se ti vede?
A chi passa di qui?
Bello affidarsi allo sguardo altrui, noncuranti dell'invidia per la nostra sincerità insofferente.
Non so quanto io ti veda, poco presumo, perchè c'è tanto da vedere sotto l'oceano.
Tornerò con piacere qui.
Un gabbiano
Con piacere, ti aspetto qui
RispondiEliminaio sì. e tu?
RispondiEliminaallo specchio, a volte.
RispondiEliminaspecchio deformante delle mie brame
RispondiEliminamanu, io no, credo
RispondiEliminapeccato
RispondiEliminasì, peccato.
RispondiEliminama bastano i vostri occhi