lo spostamento d'aria del treno che passa in stazione senza fermarsi.
tu, piantato al binario, rapito dalla velocità e poi rilasciato, molle e ondeggiante e senza fiato.
la luce arancione dei lampioni del parcheggio che fanno la pelle di rana e nero il sangue che mi macchia la lingua quando ti mordo le labbra.
"Quando ti mordo le labbra", scritto così, vale il prezzo del biglietto.
RispondiEliminaQuale biglietto, non lo so, ma stazionando in una stazione, una biglietteria, seppur automatica, s'immagina.
Ultima riflessione: quanta differenza sensoriale tra il passaggio del treno in stazione, che lascia una scia di vento e voci, e quello della metro sotterranea, che lascia puzza di gomma bruciata, grasso minerale e vita temporanea.
arrivare con l'ultimo treno
RispondiEliminapiazzale della stazione
la luce piatta
le labbra no