mercoledì 6 ottobre 2010

onde immobili sul laminato di questa stanza artificialmente mia, le stecche di tensione elettrica dalla resistenza, arancio e grigio e arancio e nero. la sera torno a casa dopo giornate vuote e bugiarde, menzogne mi stanno addosso, mi soffocano, mi gonfiano la lingua, secca e arrotolata, non ho più voce.

affondo nel silenzio come nel cemento molle e freddo.

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