giovedì 14 ottobre 2010

tanto l'ho aspettata, è nata vuota e cobalto e occhi, la mia meraviglia.
di tutto si abbraccia.
di tutto si bagna.
di tutto si paura.
non distingue tra mattoni sporchi, elicotteri, bianco a righe, foglie rosse, mal di testa, lombrichi, bionde faunesse.
al centro del mandala attende e guarda e sorride.
gli intellettualismi dei perché, dello sguardo introverso, dello specchio sociale sono lontani, lontani.

ho la pace della mano tesa a sfiorare il mondo.
al prossimo amante chiedo di spezzarmi un braccio.
lo riaggiusterò storto e non dimenticherò più la meraviglia della sua voce soffiata prossima al mio orecchio sensibile.

11 commenti:

  1. Joanna ritorna spesso nella mia vita in questi giorni. Ieri sera una tua lettrice mi raccontava il suo recente concerto al Dal Verme, mentre un mio collega della radio in macchina suonava Have one on me, attravero la citta' col suo traffico stridente.

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  2. Renton, vieni di là che ti faccio vedere il resto

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  3. Fabio, In questi giorni Joanna è ininterrotta nelle mie orecchie, sussurri e gorgoglii.

    Devo la sua conoscenza a Andrea, che ameresti molto leggere.

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  4. gli intellettualismi, F I N A L M E N T E, sono lontani...

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  5. sì, finalmente.
    della mela mangio la polpa non l'etichetta con il prezzo.

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  6. mi mangio anche il torsolo stavolta

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  7. della mela mangio la polpa e a volte per errore la sua etichetta col nome

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