giovedì 2 dicembre 2010

come lo chiami quel suono che stride nella testa?
cerco di piegare questo foglio, lungo le linee fustellate, predisegnate, da me, ieri o l'altroieri.
con queste mani, che tremano un po' e sono stanca di continuare, di dover portare gli occhiali.
piego il foglio e viene male, mi incazzo, lo appallottolo, urlo.
tu lo raccogli, lo lisci, mi dici, va bene, va bene. non vedi che va bene?
non vedo. non voglio vedere. voglio solo riuscire a piegare questo cazzo di foglio  lungo le linee fustellate, predisegnate, da me, ieri.


come lo chiami quel suono che stride nella testa?

8 commenti:

  1. sì che lo vedi.
    quel suono non si chiama. è nella tua testa,, lo dici anche tu, no?

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  2. il mio è un metronomo rincoglionito.

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  3. andrea, vieni a battere i tamburi. cacceremo il suono dalle teste.

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  4. ms, giusto quello ci serve.
    un metronomo rincoglionito per un concerto di tamburi scemi

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  5. quel suono è una fustellatura fatta di merda
    (la mia è deformazione professionale).
    Non lo valuta mai nessuno il senso di fibra della carta.

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  6. la fustellatura è fatta da me.
    sono una fustellatrice di merda.
    mi devo rassegnare

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  7. ci vuole solo lo strumento adatto.
    Non mi sembri una che si rassegna.

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  8. sono testarda
    rassegnata alla reiterazone
    o forse solo accomodata
    cambio gioco quando stufa, mai prima

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