sabato 1 gennaio 2011

il primo gennaio siamo tutti astrologi, tutti àuguri.
tutti esperti dei desideri altrui di cui ci appropriamo per poi restituirli: "tante buone cose per l'anno nuovo".

io sono il ladruncolo che ho incontrato in treno che chiedeva l'elemosina con il viso triste da bambino immigrato dell'est mentre la sua mano bastarda si infilava nella mia borsa per rubare

18 commenti:

  1. i desideri scomodi sono più difficili da restituire. Il mio mi ha pugnalato alla schiena, sorridendo.

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  2. facciamo auguri anche per prenderceli, come per i regali

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  3. che palle, un altro anno, l'ennesima replica, dopo tutti sti ciak ripetuti la mia interpretazione anzichè migliorare risulta sempre meno convinta

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  4. Usanze, abitudini, frasi fatte. Chiamale come vuoi.

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  5. Potendo scegliere quest'anno vorrei essere ladro ad alti livelli, uno che ti infila le mani in tasca e ti palpa il culo trecentosessantacinque giorni all'anno senza che te ne accorgi. Penso a un bancario della BCE, a un armatore internazionale o al Presidente del Coniglio italiano.

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  6. Ognuno usa le armi che ha a disposizione per sopravvivere.

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  7. arturo, benni dice "questa è la storia di due pianeti in guerra di cui uno era la terra e l'altro era la terra" ma io dico che questa è un'altra storia e le armi non servono

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  8. m, amatore internazionale sarebbe meglio non credi?

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  9. eva, sguazziamo nel luogo comune come plancton primordiale in attesa che ci crescano coda, branchie, zanne

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  10. è solo questione di una erre, comunque credo di si.

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  11. e perché augurare cose buone agli altri ?

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  12. e non si può fare a meno delle usanze ?

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  13. l'usanza sta alla frase fatta come la cultura locale sta al folklore

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